Granarolo dell'Emilia

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Per secoli “granaio” di Bologna, Granarolo dell'Emilia sorge alle porte del capoluogo, nella pianura nord est.


Da non perdere

La località conserva nella chiesa di San Vitale un “San Girolamo" attribuito al Guercino

Nei dintorni di Granarolo dell'E, diverse sono le ville di interesse architettonico, oggi residenze private e visibili solo dall'esterno, tra queste Villa Amelia (oggi Sapori), in località Fibbia (3,5 km), con sale decorate da tempere del XVII secolo e nota per la “conserva”. A Lovoleto (5 km), sorge Villa Mareschi (oggi Villani), caratterizzata dal doppio filare di querce secolari che orna il lungo viale d'accesso principale.

Fra le chiese parrocchiali, San Mamante a Lovoleto merita una visita per gli affreschi e le sculture dei secoli XVII-XVIII che custodisce al suo interno. La chiesa, esistente già nel XII secolo, venne riedificata poco dopo la metà del '500 e architettonicamente presenta un'interessante armonia spaziale tra il prospetto della facciata e la cappella laterale.


Per tenersi in forma

Il percorso cicloturistico Via Lattea tra le campagne di Granarolo dell'Emiliaè un viaggio alla scoperta di una produzione agroalimentare caratteristica del territorio fin dalla seconda metà del ‘900: il latte.


Appuntamenti di rilievo

Verdevolo (fine maggio) è una festa dedicata all’ambiente con iniziative nei parchi, mercati con prodotti biologici e stand agricoli.


Nei dintorni

A punteggiare il territorio sono anche i tipici oratori di campagna, tra cui il più curioso è l'oratorio di Sant'Antonio e della Beata Vergine, con pronao che scavalca il fosso lungo la via, 300 metri a sud della parrocchiale di Lovoleto.


Ultimo aggiornamento 25/09/2020
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