San Benedetto Val di Sambro

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Collocata nella parte sud-est dell'Appennino bolognese, il territorio di San Benedetto si dipana fra le valli del Setta, del Lambro e del Savena.


Perché visitarla

La zona è ricca di boschi e sorgenti, dalle cui pendici si godono ambientazioni naturalistiche suggestive.

Agevolmente percorribile grazie a una buona sentieristica, è meta ideale per piacevoli escursioni alla scoperta di antichi santuari, caratteristici borghi e affascinanti architetture ben conservate.


Da non perdere

Monte Bastione, la località dove Cesare Agostini e Franco Santi, dopo numerosi lavori di scavo, portarono alla luce il primo tratto di quella che si ipotizza essere l’antica strada romana in basolato che collegava Bologna ad Arezzo, denominata Flaminia Militare. Il ritrovamento è ancora oggi oggetto di studi. 

Facilmente osservabile tra il verde, la pavimentazione, non avendo subìto manutenzioni o sostituzioni, si presenta nella forma originale conservando tutto il suo fascino evocativo. 

Il giro degli antichi borghi. Quello di Zaccanesca, di origine medievale, presenta ancora intatte le caratteristiche architettoniche lasciate dai Maestri Comacini. 

Qualto è di origine antichissima e presenta un'impostazione urbanistica di tipo medievale con muri di pietra, tetti di lastre di arenaria e architravi. 

Ripoli ospita una chiesa parrocchiale del XIV secolo, al cui interno sono conservate alcune tele del pittore bolognese Fabio Fabbri. 

Nelle vicinanze, a Serra, sorge il santuario della Madonna del Rosario, costruito nel 1616. 


Nei dintorni

La località Madonna dei Fornelli deve il suo nome al Santuario dedicato alla Madonna della Neve eretto nel 1638 dalla popolazione per celebrare la fine della peste. L'immagine di Maria con il Bambino, dipinta su rame, è visibile nel tempietto ampliato tra la fine dell'800 e i primi del ‘900.

Imperdibile anche il lago di Castel dell'Alpi, unico lago della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale. 

Una visita merita anche Pian del Voglio, interessante nucleo storico che conserva numerose tracce della sua antica origine, con le caratteristiche botteghe sotto i portici del centro storico. All'interno della chiesa parrocchiale, ristrutturata nel dopoguerra, sono conservate alcune notevoli tele. Nei pressi dell'abitato si trova la Torre, un palazzo feudale del XV secolo tutt’ora ben conservato, con all’interno un interessante soffitto a cassettoni con rosoni intagliati ed un camino datato 1520. 

Da segnalare, inoltre, l'oratorio della Beata Vergine del Carmine e la Ca' dei Morelli, una casa padronale di montagna del tardo 1600.


Ultimo aggiornamento 05/08/2020
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